6 TENDENZE “AUTODISTRUTTIVE”
Vi starete domandando sicuramente quale
fosse il misterioso contenuto della missiva ma, ahimè, quell’uomo non ha fatto in tempo a
raccontarcelo perché nel giorno e l’ora della consegna è scomparso. Solo più
avanti si è scoperto che, in realtà, era stato il mandante del proprio omicidio.
- La morale della storia…
Molte volte il nostro più
grande nemico siamo proprio noi stessi!
Analizzando l’intrinseca
verità che si cela in questo racconto possiamo renderci conto che nella maggior
parte dei casi siamo “distruttivi” con noi stessi, demoliamo la nostra vita
giorno dopo giorno e, proprio come quell’uomo, non ce ne rendiamo conto.
Nella vita cristiana, si
attribuisce al diavolo la maggior parte dei mali che accadono.
Perciò, il primo mito da
sfatare è proprio questo:
Mentre vaghi in uno stato di incertezza perenne, mormorandoti: “non so chi sono davvero!”, “non so cosa voglio dalla vita!”, “succeda quel che succeda non mi importa”, “che senso ha la mia vita?”, “non me ne va una giusta!”;c’è qualcuno che ti studia e fa dei piani sulla tua vita.non può farti del male, se tu non glielo permetti!
D’altro canto, tu sei
completamente ignaro delle dinamiche che si evolvono intorno a te, perché nel
quotidiano lui si limita a darti degli “input”,
proprio come la lettera affidata al pover’uomo nella storia, affinché tu stesso diventi l’artefice del tuoi
fallimenti.
Vediamo sei “tendenze
autodistruttive” che mettiamo in atto inconsapevolmente:
Non puoi proprio
permetterti di perdere tempo!
Sembra qualcosa di
scontato ma il tempo costituisce una delle nostre risorse più preziose e saperlo
gestire costituirà un potente alleato.
Comportati come la formica che
durante l’estate fa provviste per la stagione invernale e non rimandare più a
domani ciò che puoi fare oggi!
Seguendo questi
importanti principi scoprirai che, invece di non avere mai tempo disposizione, ne
avrai abbastanza per coltivare le tue passioni e fare quello che ti piace.
2) AVERE DELLE DIPENDENZE
Il circolo vizioso della
dipendenza non si presenta mai come tale e, purtroppo, svela troppo tardi la
sua vera natura. Chiunque cade vittima di una dipendenza non se ne rende conto
all’inizio, accecato dalla convinzione di avere il controllo su ogni propria
azione, l’individuo, si chiude da solo in una cella e poi getta la chiave dalla
finestra!
Essere dipendenti di
qualcosa come il fumo, l’alcol, la droga, oppure la pornografia o i social, genera
sentimenti di impotenza e fallimento, con la conseguente sensazione di perdere
il controllo della propria vita e identità.
3) MANCANZA DI DISCIPLINA
La disciplina costituisce
per molti un tasto dolente.
“Prima il dovere e poi il piacere” dovrebbe essere la regola,
purtroppo per la maggior parte è considerata un’eccezione. La persona
indisciplinata si trova in uno stato di insofferenza perenne perché sa che gli
impegni rimandati e gli obblighi evitati sono comunque lì ad aspettarla, e non
solo, nel tempo si sono anche accumulati.
Avere una vita
disciplinata comporta importanti benefici che coinvolgono ogni sfera
dell’individuo, a partire dall’alimentazione per arrivare al successo
lavorativo. La disciplina ti permette di vedere dei risultati concreti nel
lungo periodo, possiamo avere entusiasmo, talento e buona volontà ma se tutto
ciò è soggetto a dei sentimenti momentanei non è destinato a produrre nulla,
aumenta solo la frustrazione, a causa della disparità tra i propositi che ci
siamo posti e le azioni che abbiamo messo realmente in atto.
4) NON FARE DELLE SCELTE
Non fare delle scelte, non è mai la scelta giusta.
Evitare di prendere
decisioni per paura di sbagliare comporta comunque fare una scelta che ti
lascia in balia degli eventi. Le persone che, generalmente, non compiono delle
scelte, non hanno ben chiari i loro obiettivi. Questi ultimi sono strettamente
collegati alla scala di valori che fanno da cornice all’esistenza di ogni di
individuo, la determinazione dei valori comporterà che ogni azione messa in
atto dalla persona orbiterà intorno ad essi, permettendo di avere ben chiaro
cosa si vuole raggiungere.
Per questo motivo mi
piace parlare più di “valori” che di sogni!
I valori sono dei principi che nascono e crescono
con noi, costituiscono la nostra essenza, guidano le nostre decisioni, sono
influenzati dal contesto nel quale viviamo e si evolvono in esso per apportare
cambiamenti.
Perciò, invece di evitare
di fare delle scelte, chiediti prima quali sono i principi/valori guida della
tua vita e le decisioni verranno da sé.
5) ARRENDERSI
L’arresa è una delle tendenze autodistruttive più pericolose e letali
e, con rammarico, anche la più comune. Quando una persona si arrende, sceglie
liberamente di dichiarare l’insuccesso e il cattivo esito del lavoro iniziato.
Nella vita tutto ciò che facciamo presuppone un fattore di rischio, è una
caratteristica intrinseca dell’esistenza stessa, ma lo è anche superare gli
ostacoli.
Ultimamente, sentiamo
parlare molto di “resilienza”, il
cavallo di battaglia della psicologia moderna, ma non si tratta affatto di una nuova
scoperta, la resistenza, la forza di affrontare periodi di grande difficoltà e
crisi è una qualità connaturata dell’essere umano e, proprio, superandoli si
scopre di essere più forti di prima e più capaci.
6) CATTIVE COMPAGNIE
Le cattive compagnie sono
semplicemente quelle che incrementano le tendenze autodistruttive nella tua
quotidianità. Una relazione che accresce le tue insicurezze non può definirsi
sana, se alle tue orecchie giungono più critiche che incoraggiamenti, se
oggetto delle conversazioni sono principalmente pettegolezzi e lamentele, stai
incorrendo nel pericolo di sviluppare una mentalità negativa e pessimista.
Un cieco, non può guidare un altro cieco.
Nel momento in cui scegli
di intraprendere un percorso volto a migliorare la qualità della tua vita, devi
circondarti di persone con lo stesso obiettivo e con esperienza sufficiente per
poterti essere di sostegno.
· LA BUONA NOTIZIA
Probabilmente hai
scoperto di avere delle tendenze autodistruttive che stanno condizionando la
tua vita e ti allontanano dai tuoi obiettivi.
La buona notizia è che dagli errori si impara e
che bisogna fare tesoro di tutte le esperienze.
Ogni giorno costituisce
un’opportunità per migliorare e non ripetere gli errori passati.
Non autocommiserarti: i
sensi di colpa, i rimorsi e i rimpianti sono sentimenti che non permettono di
vedere le nostre potenzialità e di metterle in atto. Trasforma la tua vita in
un cammino in salita, sarà faticoso ma il panorama sarà mozzafiato.
Per tutti coloro che desiderano mettersi in gioco
ed assumere abitudini che edificano, consiglio un libro che ho trovato
realmente efficace ed incoraggiante: “Sii tutto ciò che puoi essere” di John
Maxwell. Vi lascio con una frase tratta da questa lettura, sperando che possa
essere per voi uno sprone:
“L’unico che può impedirti di diventare la persona che Dio vuole che tu sia, sei tu. Se non sei la persona che Dio aveva in mente quando ti creò, non è colpa sua. Egli non ci chiede mai di essere qualcosa che non ci ha messi in grado di essere.”
Sara Graziano
Commenti
Posta un commento