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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

TEATROTERAPIA: Quando recitare fa bene!

“Tradizionalmente la teatroterapia viene definita la messa in scena dei propri vissuti, nel contesto di un gruppo, con il supporto di alcuni principi di presenza scenica che derivano dall'arte dell’attore”  (Orioli W. 2001) “Il teatro  possiede la terribile e indipendente capacità terapeutica di demistificare gli intrighi e le illusioni che intessono la nostra esperienza: è dunque indispensabile per un vivere autentico ”   (W. Shakespeare) L’arte come terapia   non è una “novità” nel campo delle discipline che aiutano la persona a   fronteggiare le proprie tematiche interne , i cambiamenti, la gestione dello stress, la conoscenza di sé. La # recitazione , ha la peculiare caratteristica di insegnare a conoscersi, attraverso il lavoro su sé stesso e sul personaggio e permette di conoscere l’altro, di esplorare nuove emozioni e sensazioni, consolidare quelle già possedute. Aiuta ad elaborare il contesto sociale, famigliare e personale che circonda l’individuo. Il

Jeremy Camp

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Jeremy Thomas Camp è un cantante e cantautore Cristiano contemporaneo nato il 12 gennaio 1978 a Lafayette, Indiana. Fu suo padre Tom, pastore di Chapel Harvest, ad insegnargli a suonare la chitarra.Dopo aver completato la scuola superiore, Camp frequentò il "Calvary Chapel Bible". Un leader della scuola lo sentì suonare e lo esortò a far parte del team di adorazione. Ben presto iniziò a guidare i culti e suonare in tutto il Sud della California. Proprio durante queste tappe incontrò una giovane donna di Dio. Sposandosi all'età di 22 anni, Camp e la sua prima moglie, Melissa Lynn Henning-Camp si unirono in matrimonio il 21 ottobre 2000. Ma alla ragazza fu diagnosticato un cancro alle ovaie e morì il 5 febbraio 2001 a soli 21 anni. Alcune delle sue prime canzoni riflettono il calvario emozionale riguardante la malattia della moglie. " I Still Believe " è stata la prima canzone che ha scritto dopo la sua morte. La morte di Melissa segnò profondamente e cambiò per

Con quali occhi ti guardi?

Si...anche a me è capitato di guardarmi allo specchio e desiderare di essere diversa... Non mi piaceva il colore dei miei occhi, forse azzurri erano più belli...non mi piaceva la pelle del viso, i denti, i capelli e una lunga lista di altre cose a seguire. Ogni volta che mi prendevo una cotta per qualcuno cercavo di nascondere quelli che chiamavo “difetti” , e ogni volta finivo con il sentirmi profondamente a disagio anche solo a parlare con quella persona, credendo che lui li avrebbe notati più di chiunque altro. Ricordo che passavo ore a guardare foto di donne famose o di altre semplici ragazze che io definivo “perfette” desiderando di essere “perfetta”anch'io. Poi però arrivò un momento nella mia vita, dove tutto ciò che ritenevo “importante”cambiò radicalmente e con esso anche il modo di vedere e di sentire le cose. Capii, non per merito mio, che tutto ciò che Dio aveva creato era bello, buono, e soprattutto PERFETTO...cambiò persino il mio modo di guardare gli insetti c