Affronta e vinci le tue paure



 

Definizione

Secondo il Vocabolario Treccani, con significato attenuato, il termine “paura” indica “uno stato d’animo abituale, o condizione costante, di timore e di apprensione”.
Tutti, senza distinzione di sesso, hanno paura di qualcosa. Si tratta di uno stato completamente normale. È un’emozione potente e primitiva che aiuta a proteggerci dal pericolo. Ma mentre i nostri antenati temevano di essere mangiati da animali enormi e feroci, oggi le nostre paure sono relative più a problemi interni che a pericoli esterni.

Ecco tre delle paure più comuni che si riscontrano nel genere femminile, ma anche le strategie più utili per vincerle.

1)   La paura di non essere accettate e di non piacere

Questa paura nasce e cresce negli ambienti in cui non c’è molta competizione e dove invece c’è cooperazione o solidarietà. Le donne sin da piccole fanno giochi in cui si sottolinea la cooperazione; se i maschietti giocano “alla guerra”, le femminucce giocano alle “mamme”.
Come risultato, le ragazze sviluppano più il desiderio di essere accettate che di vincere. Per questo, modellano la propria vita alla ricerca dell’accettazione di se stesse.

Soluzione: IMPARA A STIMARTI!

È importante imparare a piacersi piuttosto che  concentrarci su come piacere agli altri. Infatti, se ti conosci e ti piaci scoprirai che non ti interesserà se agli altri piaci o meno. Sappi che non potrai MAI piacere a TUTTI!  Persino i personaggi più amati al mondo, come  Nelson Mandela o Madre Teresa di Calcutta, hanno avuto delle critiche. Il fatto che tu non piaccia a qualcuno, fa semplicemente parte della vita. Devi sapere però, che tu sei e sarai sempre amata ed apprezzata da Dio, che ti dice: “Perché tu sei preziosa ai miei occhi e onorata, e io ti amo”(Isaia 43:4).
La domanda allora è: “Come posso imparare a piacere a me stessa?”. Ecco un suggerimento: identificati con qualcuno che ammiri veramente. Potrebbe essere un amico, un parente, una celebrità o meglio ancora un personaggio della Bibbia. Tante donne hanno fatto la differenza nel mondo; osserva le loro vite e medita su quelli che sono stati i loro punti di forza. Quando ti piace una persona, spesso è una proiezione di te stessa. Perciò, osservando la sua vita, potrai imparare cosa mostrare di te stessa e cosa imparare a contenere.

2)   Paura di sacrificare il tempo della famiglia per il lavoro

Molte donne si chiedono continuamente se dedicano abbastanza tempo alla famiglia. Da una parte vorrebbero soddisfarsi nella carriera; dall’altra vorrebbero creare un ambiente florido per i loro figli. Tante donne si chiedono: “Il mio successo nel lavoro sta forse turbando lo sviluppo dei miei figli?”. Questa paura è strettamente legata all’ansia di voler fare tutto e bene, che spesso letteralmente divora le donne, portandole alla depressione quando tutto non va secondo ciò che hanno stabilito.

Soluzione: STABILISCI DELLE PRIORITÀ E DELEGA

Specialmente se sei sempre stata abituata a svolgere personalmente le tue mansioni, sciogliere i nodi dei problemi e occuparti in prima persona delle questioni relative a genitori, marito e figli, non è facile accettare (e ammettere) che molte volte, anche per una super-donna come te, è davvero infattibile.
Quello di cui hai bisogno è una prospettiva diversa attraverso cui vedere le cose, di scoprire una possibilità differente, un’alternativa che pensavi di non avere: la delega

Delegare non è sinonimo di “sconfitta”, al contrario di autocontrollo e organizzazione, caratteristiche fondamentali per affrontare la vita in famiglia con dinamismo e accortezza, senza perdere la testa. La delega offre una soluzione all’infinito accumulo di stress psicofisico, alleggerendo i tuoi compiti e, allo stesso tempo, facendo un po’ di pulizia nella tua routine, consentendo a te stessa di beneficiare di qualche ritaglio di tempo libero da dedicare ai tuoi interessi e alla tua persona.
La soluzione non è certo di ridurre il tuo impegno, ma di rivedere le priorità e di valutare attentamente le tue responsabilità. Delegare non è una sorta di sottrazione ai tuoi meriti e alle tue competenze, ma è invece, un indice di stima e fiducia nei confronti degli altri.

Spesso le mamme posseggono un innato difetto, connaturato nella nostra natura, di voler accentrare i compiti e le responsabilità relative ai figli nella propria figura, escludendo spesso il padre. Riunioni a scuola, attività pomeridiane e gestione del tempo libero sono spesso prerogative di noi donne, che proprio non possiamo (non vogliamo) abbandonare i nostri compiti. La delega alla figura maschile, in molti casi, non è solo necessaria, quanto assolutamente salutare per il processo di crescita dei figli!
Avete mai pensato al detto: “Le madri evitano che i figli cadano. I padri li aiutano a rialzarsi”? Il punto è proprio questo: pur non possedendo le nostre decantate qualità multitasking, non prestando le dovute attenzioni ai dettagli e non essendo sempre impeccabilmente organizzati, i padri riescono a riempire il tempo dei propri figli di meravigliosa allegria e autentico divertimento. E i figli lo apprezzano. Ecco che la delega si rivela, in questo caso, come una sorpresa: la scoperta che noi mamme, non solo non siamo del tutto invincibili, ma che i papà (e la loro sbadataggine!) ricoprono un ruolo principale nella quotidianità dei propri figli!

Cambiare radicalmente filosofia di vita dopo anni trascorsi abbracciando la tendenza opposta potrebbe rivelarsi non troppo semplice! Imparare a delegare, così come riuscire a ritgliarsi del tempo libero per i propri interessi, è spesso un esercizio vero e proprio da fare “armandosi” di carta e penna.

Prova così:
  1.    completa una lista giornaliera con gli impegni delle successive 24 ore.
  2.    Dividi ogni compito per priorità (urgente/non urgente, importante/non importante)
  3.   Trova un ritaglio di tempo tutto per te!
Abbiamo in questo il supporto della Bibbia che ci suggerisce che “per ogni cosa c’è la stagione; c’è un tempo per ogni situazione sotto il cielo” (Ecclesiaste 3:1).

3)   Paura del futuro

Una frase molto cara alle donne è: “E vissero per sempre felici e contenti”. La donna tende in genere a creare dei legami che durano nel tempo; per questo è diversa negli affetti dall’uomo, che invece è più propenso al “tradimento” (inteso proprio come atto di venire meno ad un dovere o ad un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà). Molte donne sono ossessionate dalla paura che qualcuna delle persone a loro care potrebbe ammalarsi, potrebbe essere vittima di una violenza o di un crimine, che la loro famiglia potrebbe subire qualcosa di grave o potrebbe non farcela economicamente, che loro stesse potrebbero essere tradite e che i loro rapporti potrebbero non durare per sempre. Questa ansia “da abbondono” non fa bene né a chi la vive, né a chi la subisce.

Soluzione: IMPARA A CONSIDERARE LA VITA COME UN "PELLEGRINAGGIO"

Per poter vincere questa paura, è importante imparare a concentrarsi sul presente e smettere di preoccuparsi per il futuro. Gesù fu molto pratico quando insegnò ai suoi discepoli: “Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:25-34). La persona che vive con l’ansia del futuro, non si gode il presente. Diceva bene Gesù: Chi di voi, con la sua ansia, può aggiungere alla sua stature un solo centimetro? In parole povere: la tua ansia non aiuta assolutamente a migliorare le cose. La frase chiave da imparare a ripetere nei momenti di ansia è: “Il domani si prenderà cura per conto suo”. Gesù voleva dire che il giorno di oggi ha già abbastanza problemi di per sé. “Ad ogni giorno basta il suo affanno”: non sappiamo quale sarà il male di domani, ma comunque sia è sufficiente pensarci quando sarà il momento. Che follia sarebbe preoccuparci oggi delle paure e delle ansie che appartengono ad un altro giorno, che non sarebbe più leggero quando viene! Non carichiamoci di tanto peso tutto insieme, dato che la Provvidenza Divina ha saggiamente ordinato di sopportarlo in fasi separate.

Quando prenderai la decisione di affrontare le tue paure, diventerai una persona migliore: una donna senza paura, forte e capace di fare tutto ciò che il suo cuore desidera.
Susanna Giovannini

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