ETÀ SENILE, ETÀ DI SAGGEZZA

Essere anziano, oggi, equivale ad essere un individuo inutile ed un peso per la società perché considerato:
improduttivo, dal punto di vista lavorativo; 
privo di forza fisica, per assolvere una serie di compiti;
deficitario dal punto di vista cognitivo, pertanto incapace di trasmettere sapere e conoscenze.
La maggior parte degli anziani è destinata a essere reclusa in case di riposo, in quanto un fardello per i familiari, oppure a vivere una vita di solitudine ed emarginazione sociale, perché nessuno ha del tempo da dedicarvi.
In realtà, l'anziano è ricco di risorse e possiede una saggezza ed un sapere storico che può arricchire le nuove generazioni!
Potrebbe essere definito, metaforicamente parlando, la personificazione di un manuale di storia di vita.
Basti pensare a quanti eventi storici abbiano potuto prender parte e a quante storie abbiano da narrare su questi eventi!
L'età senile si caratterizza, appunto, per un ritorno al passato. 
Infatti, se vi è capitato di trascorrere del tempo con i vostri nonni o bisnonni, avrete per certo notato la loro tendenza a ripercorrere, sotto forma di racconto, le tappe della loro infanzia e gioventù, spiegandone particolari e dettagli che lasciano sbalorditi (nonostante le capacità cognitive siano del tutto carenti e a volte deficitarie).
La vita è fatta di tappe da affrontare e superare per accedere a quelle successive, quindi per ognuna di esse vi sono conquiste e difficoltà
A tal proposito cito un autore che, sul piano psicologico, ha individuato le fasi che caratterizzano lo sviluppo della personalità: Erik Erikson , il quale sottolinea che lo sviluppo procede per tutto il corso della vita, dall'infanzia alla vecchiaia. 

Per ogni età è previsto il superamento di un compito specifico, definito "dilemma psicosociale", che consente l'accesso al grado successivo.
Sulla base di ciò, possiamo asserire che l'età senile sia una fase dello sviluppo umano alla pari dell'infanzia, dell'adolescenza, dell'età adulta, ma che differisce dalle altre per i compiti previsti in quel momento specifico.
Non facciamo l’errore di sminuire l'anziano per la sua incapacità nello svolgere determinati compiti: non dimentichiamo che, un giorno, ognuno di noi arriverà a questa fase della vita.
La mia riflessione non vuole essere soltanto l'esposizione di un punto di vista scientifico, in quanto psicologa.
La mia professione non esclude di porre l'attenzione alle Sacre Scritture, che considero fonte di conoscenza e ricchezza, in proposito vorrei fare riferimento a due versi: 
"La gloria dei giovani è la loro forza, e l'onore dei vecchi è la loro canizie" (Proverbi 20:29)
 "Porgi il tuo orecchio e ascolta le parole dei saggi" (Proverbi 22:17)

Dio, ci invita ad avere cura del prossimo, di chi è in difficoltà e di reputare chi è avanti negli anni una fonte di ricchezza inestimabile.
dott.ssa Rosa Nucci

Commenti